mercoledì 14 agosto 2013

Un cielo così nero.
di Antonello Calipari


Un cielo nero, nerissimo...così nero che non sembrava esistere davvero...sembrava una scenografia, tanto che ad un certo punto ho pensato che avessero spento le stelle proprio per far risaltare, in quel cielo così profondamente nero, quel dettaglio ancor più incredibile che in quel momento era la luna.

Rossa. Davvero sembrava una virgola disegnata da un pennarello rosso su un foglio nero.

Se non fosse per il fatto che ogni tanto il silenzio veniva spezzato dal vocio dei passanti che andavano e venivano, sembrava davvero di essere in una sorta di dimensione parallela...o, appunto, sul set di un film cerebrale con inquadrature tanto care ai fratelli Coen.

Uno di quei film dove le immagini, le istantanee, valgono più di mille parole...e che, cosa ancora più bella, possono avere milioni di significati diversi, perchè osservate da milioni di occhi, di menti diverse.

Un'istantanea mentale, appunto...nel vero senso della parola.

AC