sabato 31 agosto 2013

ID4.
di Antonello Calipari


Per un attimo ho pensato che si stesse girando il sequel...o che davvero il film stava prendendo forma nel mondo reale...


Poi il cielo si è schiarito.

Ma in quell'attimo davvero ho pensato che INDEPENDENCE DAY stava diventando realtà...e chi ha visto il film capirà il perchè...

AC

martedì 20 agosto 2013

La felicità è reale...
di Antonello Calipari


Ovviamente lo è, ci mancherebbe.

Ma allora perché spesso non ci entusiasma quell'attimo di felicità che dovrebbe render magica una precisa istantanea della nostra vita?

Perché quel sorriso che accompagna quell'attimo di felicità non ci rimane stampato per ore ed ore, o per giorni interi...morendo ancor prima di renderci conto della sua nascita?

Perché quell'attimo di felicità non diventa realtà...fuori dalla nostra mente, dal nostro mondo...dal nostro io?

È proprio questo il punto...perché spesso, molto spesso, quell'attimo di felicità non esce mai dalla nostra mente...dal nostro mondo...dal nostro io...lo teniamo gelosamente custodito dentro di noi per paura che possa non essere così "speciale", così unico...così...felice.

È proprio questo lo sbaglio. È proprio questo che spesso dimentichiamo. È proprio questo che spegne la felicità senza nemmeno accendere il nostro entusiasmo. Il nostro egoismo.

Perché la felicità è reale...solo se condivisa.

AC

sabato 17 agosto 2013

L'istante perfetto.
di Antonello Calipari


Questo è l'istante in assoluto più bello che ogni giorno nasce in un attimo e muore ancora prima.


Non ho dubbi. È l'istante perfetto.

L'istante in cui il sole chiude gli occhi e si prepara ad aprirli dall'altra parte del mondo, l'istante in cui una parte del mondo rimane in bilico, sospesa fra il giorno e la notte...fra la luce ed il buio...fra la morte di un giorno e la nascita di un altro.

Nessuna luce predominante, nessuna imperfezione, nessun dettaglio più marcato di un altro. Tutto perfettamente bilanciato. Silenzioso, ipnotico, affascinante...perfetto.

Un'unica sfumatura...quella fra i colori del giorno e quelli della notte.

La sfumatura fra la fine e l'inizio.

AC

mercoledì 14 agosto 2013

Un cielo così nero.
di Antonello Calipari


Un cielo nero, nerissimo...così nero che non sembrava esistere davvero...sembrava una scenografia, tanto che ad un certo punto ho pensato che avessero spento le stelle proprio per far risaltare, in quel cielo così profondamente nero, quel dettaglio ancor più incredibile che in quel momento era la luna.

Rossa. Davvero sembrava una virgola disegnata da un pennarello rosso su un foglio nero.

Se non fosse per il fatto che ogni tanto il silenzio veniva spezzato dal vocio dei passanti che andavano e venivano, sembrava davvero di essere in una sorta di dimensione parallela...o, appunto, sul set di un film cerebrale con inquadrature tanto care ai fratelli Coen.

Uno di quei film dove le immagini, le istantanee, valgono più di mille parole...e che, cosa ancora più bella, possono avere milioni di significati diversi, perchè osservate da milioni di occhi, di menti diverse.

Un'istantanea mentale, appunto...nel vero senso della parola.

AC
Il migliore amico dell'uomo.
di Antonello Calipari

Il migliore amico dell'uomo, quando lo chiamavi, rispondeva sempre...a volte con voce bassa, a volte insistente, ma non c'è mai stata una volta che è mancata una sua risposta...sempre puntuale, sempre attenta, guardandoti negli occhi e catturandoti come un ipnotista.

Il migliore amico dell'uomo, la mattina, era meglio di una sveglia: invece di suonare e strillare peggio di un allarme nucleare, preferiva sussurrarti vicino e carezzarti il volto, così da poterti regalare il primo sguardo intenso della giornata...e se non gli rispondevi, poteva stare li per chissà quanto tempo...

Il migliore amico dell'uomo ti seguiva ovunque, cercava in te riparo quando l'inverno pungeva di più...e cercava pace e sicurezza quando l'estate soffocava senza sosta...e spesso probabilmente vedeva in te il miglior materasso a tre piazze che potesse esistere sulla faccia della terra, il posto più confortevole dove abbandonarsi...e se talvolta gli impegni o la vita ti portava a cercare un attimo di riflessione fra te e te, lui non ti disturbava...aspettava paziente davanti la porta...aspettava paziente quel cenno che per lui significava il potersi ricongiungere col suo migliore amico.

Il migliore amico dell'uomo non ti lasciava nemmeno pranzare o cenare solo, sempre e comunque al tuo fianco...e guai se non gli lasciavi il posto a tavola! Ci saltava direttamente sopra!
D'altronde...che migliore amico era se non stava sempre al tuo fianco...

Il migliore amico dell'uomo...si chiamava Milo...ed era un gatto...

Fino al 6 luglio del 2012.

Ma per me lo sarà per sempre. Il mio migliore amico.


AC

martedì 13 agosto 2013

Istantanee mentali.
di Antonello Calipari

È proprio questa la definizione che mi si è subito stampata davanti agli occhi.
Non poteva essere altrimenti.

Condividere i pensieri, le emozioni, le cose...le migliaia di sfaccettature e dettagli che, a partir da quando si aprono gli occhi al mattino sino ad arrivare a quando si chiudono la notte, riempiono i pensieri e la mente, creando delle vere e proprie fotografie di istanti...delle istantanee mentali.

Mi è sembrato egoista tenere per me queste istantanee, questi pensieri...e quindi è nato questo blog, dove verranno impresse a vita, libere di essere condivise da chiunque abbia provato, anche solo per un attimo, il fascino di lasciarsi ispirare dal mondo che ci circonda, sempre diverso, sempre nuovo, capace ancora di mostrare bellezza...per chi riesce a coglierla.

Questo voglio condividere con voi...le mie istantanee mentali...vere e proprie fotografie dei miei pensieri...con la differenza che le immagini non possono essere colte dagli occhi...ma dalla mente.

AC