mercoledì 14 agosto 2013

Il migliore amico dell'uomo.
di Antonello Calipari

Il migliore amico dell'uomo, quando lo chiamavi, rispondeva sempre...a volte con voce bassa, a volte insistente, ma non c'è mai stata una volta che è mancata una sua risposta...sempre puntuale, sempre attenta, guardandoti negli occhi e catturandoti come un ipnotista.

Il migliore amico dell'uomo, la mattina, era meglio di una sveglia: invece di suonare e strillare peggio di un allarme nucleare, preferiva sussurrarti vicino e carezzarti il volto, così da poterti regalare il primo sguardo intenso della giornata...e se non gli rispondevi, poteva stare li per chissà quanto tempo...

Il migliore amico dell'uomo ti seguiva ovunque, cercava in te riparo quando l'inverno pungeva di più...e cercava pace e sicurezza quando l'estate soffocava senza sosta...e spesso probabilmente vedeva in te il miglior materasso a tre piazze che potesse esistere sulla faccia della terra, il posto più confortevole dove abbandonarsi...e se talvolta gli impegni o la vita ti portava a cercare un attimo di riflessione fra te e te, lui non ti disturbava...aspettava paziente davanti la porta...aspettava paziente quel cenno che per lui significava il potersi ricongiungere col suo migliore amico.

Il migliore amico dell'uomo non ti lasciava nemmeno pranzare o cenare solo, sempre e comunque al tuo fianco...e guai se non gli lasciavi il posto a tavola! Ci saltava direttamente sopra!
D'altronde...che migliore amico era se non stava sempre al tuo fianco...

Il migliore amico dell'uomo...si chiamava Milo...ed era un gatto...

Fino al 6 luglio del 2012.

Ma per me lo sarà per sempre. Il mio migliore amico.


AC